Moto GP, GP di Germania, Sachsenring 2014

MotoGP, Sachsenring, Marquez, nona sinfonia. Rossi è 4°, Iannone 5°

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    MotoGP, Sachsenring, Marquez, nona sinfonia.
    Rossi è 4°, Iannone 5°


    Marc ancora imbattuto: vince la nona gara stagionale davanti a Pedrosa e Lorenzo, con Valentino ai piedi del podio a precedere la Ducati dell'abruzzese. Uno scroscio prima del via innesca una partenza caos con i big che partino dalla pit lane e disputano una gara di rimonta


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    Un po' Tiramolla, un po' Superman. Dopo essere rimbalzato, come fosse di gomma, nel volo del venerdì, Marc Marquez la domenica ha indossato il mantello del supereroe e senza battere ciglio ha conquistato anche il GP Germania: nona vittoria su altrettante gare e trofeo del Sachsenring alzato davanti agli occhi di Pedrosa, 2°, e Lorenzo, 3°, che gli fanno compagnia sul podio. Il 'Marcziano' non si batte, 77 punti di vantaggio in classifica su Dani, e nemmeno si abbate quando la pioggia che cade poco prima del via spariglia la partenza creando i presupposti di una gara caos. Il 21enne della Honda, infatti, parte dai box insieme agli atri top rider - tranne Bradl - ci mette 4 giri a diventare 2° e 6 ad andare in testa alla gara per poi resistere magistralmente agli attacchi di Pedrosa, che lo segue come un'ombra per tutta la gara senza riuscire, però, realmente a impensierirlo: è la nona sinfonia stagionale, un monologo che nemmeno le variabili di gara legate al meteo riescono a scalfire. Terzo un ritrovato Lorenzo, che forse senza il caos della partenza poteva essere più vicino alla coppia che guida il mondiale.



    CHE IANNONE –Alle spalle del podio spagnolo c'è tanta Italia: 4° Valentino Rossi, che è partito meglio del compagno, ma poi ha dovuto cedere al superiore passo del maiorchino, e ha preceduto sul traguardo uno splendido Andrea Iannone, 5° con la Ducati dopo aver approfittato al meglio delle particolari circostanze di gara e aver retto un ritmo eccellente per tutta la gara. L'abruzzese sopravanza sul traguardo sia le Yamaha di Aleix e Pol Espargaro, sia le altre Desmosedici di Dovizioso, 8°, e Crutchlow, 10°.

    LA GARA –Prima del via uno scroscio d'acqua rimescola le carte. La pista è umida, ma nel giro di allineamento tutti capiscono che si può partire con le slick e rientrano ai box per effettuare il cambio e scattare dalla pit lane. È un mucchio selvaggio, da cui sono esclusi in pochi. Fra di loro Bradl che aveva avuto l'intuizione giusta di schierarsi con le slick e scatta solitario dalla prima fila deserta, e, più indietro Laverty, Petrucci, Aoyama, Abraham, Edwards, Di Meglio, Barbera e Parkes. I big ci mettono poco a risalire la corrente di questo gruppo di piloti e nel giro di una decina iniziano a occupare le posizioni a loro abituali. Marquez vola in testa in 6 giri, ma Pedrosa lo incalza confermando il suo feeling con questa pista dove vanta sei successi, e alle loro spalle Lorenzo è il primo dei "non Honda Hrc", con Rossi solido 4° e uno splendido Iannone che con la Ducati regge il passo. Marquez in testa non molla, Pedrosa non riesce a fargli il solletico e chiude alla sue spalle, con Lorenzo che chiude un podio tutto iberico. Molto bravo Iannone, 5°, e da segnalare pure il punto conquistato da Petrucci, 15°, giusto davanti a Bradl, eroe per pochi giri e poi crollato sulla sua pista di casa con il passo del gambero.

    Fonte: gazzetta.it
     
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